Di Francesco Storace
Mutuo dal sito de LA
DESTRA, semplicemente mi piaceva e la posto.
"E' roba davvero
ridicola, paccottiglia senza senso. La sceneggiata comunicativa che ogni giorno
vede protagonista il movimento a cinque balle e' davvero insensata, una comica
senza fine che non fa più ridere.
Beppe Grillo,
come un accalappiacani qualsiasi, ha infilato in pullman i suoi parlamentari,
li ha portati in quella che doveva essere una località segreta e poco
segretamente e' stato inseguito da una torma di giornalisti ansiosi di notizie
stupide. Ovviamente, quando sermoneggia con i suoi, il guru non va in diretta
streaming, come aveva preteso da Bersani, che si era prostrato all'umiliante
diktat. Ecco, questa e' l'Italia che non vogliamo. Non e' pensabile che
l'alternativa al ladrocinio sia rappresentata dal ridicolo. Ci pensino quei
troppi milioni di italiani, anche di destra, anche di centrodestra, che hanno
dato il loro voto a chi gioca sulla pelle della Nazione.
Non sono parlamentare
da tempo, ma mi rifiuto di immaginare che il problema dell'Italia sia
rappresentato dallo stipendio di un deputato o senatore. Caso mai il guadagno
e' da considerare enorme se non fanno nulla. E il movimento di Grillo ha
deputati e senatori che da questo punto di vista brillano per inettituddine.
Non parlano, se parlano vengono annichiliti da un post della real casa; se
votano devono starci attenti, perché nel loro caso la coscienza va
annullata; se fiatano senza permesso vanno cacciati dal movimento.
Non si confrontano con
i giornalisti perché hanno il terrore che si palesi il nulla da cui vengono. E più si e' nulla, e più si e' arroganti.
Ecco, l'Italia non merita altra arroganza a rappresentarla. La smettano i
partiti di corteggiarli, e resteranno da soli, di meno, inutili.
Esclude scissioni, il
capogruppo ciarliero al Senato, Crimi, detto Vito lo ha smentito. Se ne parla
vuol dire che sa che alcuni dei suoi si preparano a traslocare altrove. E' il
motivo per cui Grillo urla - anche a ragione - che chi vuole accordi con i
partiti non doveva votare i Cinque balle. Ma e' anche la drammatica conferma
che se non ci sono buone e serie prassi politiche, il rischio del bye bye in
una forza politica come quella, diventa quotidiano, facile, quasi fisiologico.
Se si evita di sostenerli e' meglio. Non si corre il rischio del tradimento
facile."
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