Di Vito De Santis
Care
amiche, cari amici.
Siamo
al voto, è giunto il momento in cui “si parrà la nostra nobiltate”.
In
questi scampoli di campagna elettorale è doveroso fare dei ringraziamenti ed è
doveroso esprimere con più forza le nostre idee, le nostre convinzioni, perché
è sempre stato così: VINCE SEMPRE CHI
PIU’ CREDE, e non è una questione ideologica, è semplicemente la verità.
Di
giorno in giorno si rafforza ancora di più in me la convinzione che la strada
che abbiamo intrapreso fondando Tradizione e Futuro era ed è la migliore delle
strade possibili. È stata ed è, la dimostrazione di un gruppo che è con noi non perché precettato, non alla ricerca di “accasamenti” come
qualche Anonimo da parata si ostina a scrivere, ma un gruppo che sente il
profondo desiderio di partecipare, di ritrovare l’impegno politico, all’insegna
di alcuni valori. Un gruppo di uomini e donne che si ritrova. Due anni fa circa, di fronte all’inevitabile rottura con
questo centro-destra autoreferenziale,
impermeabile dalle novità, dalle idee,
dalle critiche costruttive, molti di noi dissero: “Alea iacta est”, ovvero il dado è tratto. Per primi, avevamo
preconizzato questa deriva e tentammo anche di fornire indicazioni all’
Amministrazione, indicazioni su un nuovo cammino ed un cambio di rotta e di
mentalità.
Non fummo ascoltati.
Si diede vita così a quel cammino nel deserto che costò a noi
tutti sacrifici, rinunce, tradimenti, aggressioni mediatiche quotidiane di
inaudita violenza che ancora non si fermano. La fermezza e l’orgoglio che in tutti
noi hanno prevalso hanno portato alla nascita di Tradizione e Futuro, con la
consapevolezza che l’audacia avrebbe premiato le nostre ragioni. E così è
stato.
E’
l’ ora di gettare il cuore oltre l’ ostacolo (e lo chiedo anche agli elettori),
è l’ ora di dare un senso alla politica. Non ci facciamo intimidire da campagne
paranoiche e patetiche. Paranoiche perché indecenti, e patetiche perché non si
rendono conto, e ce ne dispiace, del
disprezzo che gli sta montando attorno. Si va avanti e lo si fa per tenere fede
allo spirito delle origini, si va avanti per non tradire lo spirito TF, si va
avanti per evitare a Gorgonzola amministrazioni come quelle degli ultimi 15 anni,
si va avanti – e se lo tolgano dalla testa – senza cambi di campo, senza ribaltoni, ribaltini e piroette,
perché da questo punto di vista le polemiche sono indice dello scarso livello
del comprendere. Si va avanti convinti, come siamo, della necessità di portare
a termine il patto che stiamo scrivendo con gli elettori, senza inventare altre
cose che poi diventano, a comando, emergenze.
I
ringraziamenti finali sono, per definizione, da fare alla fine ma, ritengo
doveroso, a questo punto, un primo
ringraziamento alla Lega di Gorgonzola,
non tanto per gli adesivi che hanno attaccato sui miei manifesti (abbiamo già
parlato di aggressioni mediatiche), quanto per la lungimiranza politica
dimostrata con quel gesto goliardico. Ebbene, cari amici della Lega, forse
siamo clandestini, forse lo siamo, e a maggior ragione, per non essere capaci
di trovare cittadinanza in un modo di fare politica che non ci appartiene e mai
ci è appartenuto. Almeno, noi non abbiamo un partito che ha vissuto di rimborsi
elettorali sottratti a “Roma Ladrona” per dargli solo una diversa collocazione
geografica, e se non avete capito a cosa mi riferisco andate a verificare a Via
Bellerio. Risparmiatemi, vi prego, la barzelletta della pulizia perché non c’è
pulizia se la polvere viene nascosta sotto il tappeto e chiudo l’ inciso.
Torniamo
a noi.
In
questi giorni definiamo la pagina più importante della nostra avventura che non giunge al capolinea, ma che delinea un nuovo
inizio, l’ inizio di un’ era in cui
TF governerà Gorgonzola. Ora non serve più ricordarsi di quanti, all’ inizio di questa avventura, ci
consideravano come dei matti che rinunciavano ad “illuminanti prospettive di
carriera politica” in nome di una coerenza di ideali, di principi, di etica. Per
queste cose parla già la soddisfazione di esserseli trovati ad uno ad uno, in
fila, davanti alla nostra porta a pietire aiuti, e non c’è nemmeno da stupirsi, dal momento che di facce di “pietra”
ne abbiamo viste tante in questi anni, troppe.
Quel
che è bello è il prendere atto del fatto che un’ intera popolazione non ti considera
più come una banda di matti.
A
Baldi voglio segnalare che, a differenza di quanto lui pensa, NOI non siamo un
centro-destra in miniatura, ma vogliamo parlare ad una popolazione che da anni
attende risposte concrete, anche da lui.
TF
come luogo, come officina – per tanti di noi – delle emozioni, che nel corso
del tempo, si sono rinnovate.
E’,
oltremodo doveroso, fare chiarezza sulle
motivazioni che ci hanno portato a non cedere al canto ammaliatore di certe
sirene.
Lo
so io e lo sa Baldi, la sua truppa e anche quelli usciti dal PDL per
rientrarci, poi… purificati dalle acque del Gange Gorgonzolese; Lo sanno che
UNA volta ho accolto il loro appello, alle scorse elezioni, e mi è bastato a capire
con chi ho a che fare.
Occorre,
pertanto, andare indietro di due anni, quando TF da sola era la voce del dissenso, quando c’era la
possibilità di cambiare rotta, quando una toppa, e non solo alle buche sulle
strade della città, era ancora possibile metterla.
Ma
noi non siamo un gruppo di indignados che criticano a prescindere.
CI
SONO STATE CRITICHE, MAI FINI A SE STESSE E CI SONO STATE, anche proposte malgrado
ci sia chi parla ancora, a proprio uso e consumo, di critiche e gufate.
Ci
siamo chiesti più e più volte se era lecito avanzare critiche, esprimere dubbi.
Dubbi
come quelli nei confronti del Cimitero
faraonico, dubbi che abbiamo
avanzato sin dal primo momento e non ad orologeria come qualche consigliere nascosto dietro qualche stella. Baldi lo
definisce una grande occasione per Gorgonzola, non capito da una popolazione di
ottusi, ma in alcuni momenti è apparso
che così non fosse.
Per
esempio, quando si parla di lotta all’immigrazione clandestina (ho assistito ad
un “convegno” sull’ argomento all’ incontro di Fratelli d’ Italia) si deve
spiegare anche perché ogni giorno continuano ad arrivare frotte di ROM via
Metrò. E ancora: Baldi pensa sul serio che siano le telecamere della ZTL la panacea di tutti i mali?
Ancora
la sicurezza, con gli
appartamenti dei cittadini gorgonzolesi che continuano ad essere svaligiati un
giorno si e l’altro pure. La maggioranza uscente, divisa in tronconi, se ne
riempie la bocca, ma ce lo dicono o
no perché il problema non lo hanno risolto in questi cinque anni?
Oppure
l’ idea di centro storico di
Gorgonzola mai nata sotto questa amministrazione, o aspettiamo il C6 per eleggerne uno nuovo? Nel
frattempo ci interessa sapere a che punto è il comparto, vendita dei terreni
inclusa?
Oppure,
ci chiediamo perché, ogni volta che pensiamo a ciò che questa giunta ha fatto per le attività economiche la
prima cosa che ci viene in mente è la chiusura del consorzio industriale?
E,
ancora: è stata dimostrazione di preconcetta ostilità ribadire che in questa
fase di crisi – in cui è ancora più indispensabile l’impegno per una politica
con più attenzione al sociale –
promuovere la rivoluzione del merito e non del parentismo (qualche ex assessore sa benissimo a cosa mi riferisco) che
deve diventare, non un impegno elettorale, ma un atto politico conseguito giorno per giorno per
privilegiare chi è più capace?
Ciò
che contraddistingue Tradizione e Futuro, è l’ assoluta discontinuità politica
e di contenuti rispetto alle amministrazioni del passato.
Tutte
le altre liste nascondono personaggi che hanno amministrato con i risultati
che, per nostra sfortuna, vediamo tutti i giorni.
1.
Stucchi e Scaccabarozzi NON SONO NUOVI, nelle urne li dovrete ricordare per
quell’ obbrobrio di Municipio, per l’
avvio del C6, per la perdita dell’
ospedale, per il comparto edilizio di Via Mattei che più che un insediamento
abitativo pare un carcere di massima sicurezza.
2.
Baldi, Faenza, Pedercini ed altri (nascosti nemmeno
tanto perfettamente dietro qualche stella che stenta a brillare) NON SONO NUOVI, nelle urne li dovrete ricordare per il cimitero “moderna necropoli di
noantri” perchè dopo esserci beccati degli “ottusi” per non averlo capito ci
toccherà pure passarci il resto dell’ eternità (E’ UNA PUNIZIONE DA GIRONE
DANTESCO), per il C6, per il centro sportivo dei debiti (qualche fidejussione
qua e la), per gli aumenti delle rette dei nidi, per un PGT scritto da
Confedilizia.
Nel
nostro programma, c’è il tema del lavoro che tutti dimenticano di affrontare,
c’è la volontà di dare ai giovani più possibilità, più divertimenti in casa loro,
c’è la ferma volontà di stoppare i lavori di quel cimitero che nessuno ha
richiesto, c’è la volontà di riprendere l’ ospedale e Villa Serbelloni per
dargli una nuova vita.
Vogliamo
dare la possibilità a tutti di avere una casa e lo vogliamo fare col mutuo
sociale. Il mutuo sociale consentirà
a tutti di poter acquistare una propria casa, con rate proporzionate al proprio
reddito, senza pagare interessi usurai e senza far arricchire ancora quelle
banche che da decenni speculano sulla pelle della gente. T.F. si batte per far
realizzare il sogno di una casa anche ai precari, mentre a tutti gli altri
premono solo gli interessi delle banche e dei palazzinari. Vogliamo
combattere contro chi disintegra il verde, contro chi vuole farci essere un
dormitorio di Milano.
Nelle
nostre realtà cittadine c’è un filo conduttore ormai istituzionalizzato, ed è
la barbara cementificazione della città, la carenza di infrastrutture che ci
potevano permettere di essere attori principali e non comparse in quel
palcoscenico che sarà expo 2015, COME
MAI NOI NON CI SIAMO?
Sul
sociale, quel sociale che da sempre è terreno ad esclusivo uso e consumo
(ovviamente propagandistico e basta) delle sinistre, noi DOBBIAMO trovare una soluzione, altrimenti a che serve la politica
che non mette per primo nel mirino l’aiuto a chi è più debole.
Dobbiamo
farlo per i lavoratori posti in Cassa
Integrazione e Mobilità. Occorre lavorare, in collaborazione con gli enti
preposti e con il Consiglio Provinciale dell’ Ordine dei Consulenti del Lavoro
(al quale sono iscritto) per l’ attivazione di uno sportello stage funzionante. Con l’ Agenzia Formativa per l’
ampliamento della struttura e per porre in essere collegamenti SERI tra una
scuola (altamente specializzata come la nostra) e il mondo del lavoro,
automotive in testa. Ripresa del consorzio
industriale: chiuso non serve a nessuno, funzionante crea lavoro.
Gorgonzola
deve essere capace di risolvere il problema di tante mamme poste difronte alla
scelta tra il ruolo sociale di lavoratrici e quello naturale di mamma
Dobbiamo
esprimere tutte le nostre perplessità circa l’ attenzione che la nostra
politica locale pone nei confronti dell’
agricoltura che è il settore su cui si è retto per anni e anni l’
intero territorio della provincia di Milano (leggete gli altri programmi, al
massimo si parla di qualche formaggio). Riconosciamo la necessità di lottare
per una devolution, per un federalismo solidale perché esiste una questione
settentrionale, e lo dobbiamo fare, per certi versi, allo scopo di invadere il
campo della Lega che troppi consensi riesce ad ottenere con la politica del populismo, della demagogia e
dell’ avarizia.
Poi
la riduzione dei costi della politica, fummo i primi a parlarne ora tutti si
adeguano, ci chiediamo se ciò poteva essere posto in essere qualche anno, fa…. Ma come potete fidarVi di chi viene a
promettervi cose che poteva fare e non ha fatto?
Credere
in Tradizione e Futuro è credere in una nuova spinta contro l’ anemia
progettuale, ideale e programmatica di una classe politica sempre più
autoreferenziale e sempre meno vicina ai cittadini, soprattutto ai giovani.
L’
altra sera al nostro open-bar è stato bello vedere tante ragazze e tanti
ragazzi giovani ad ascoltarci, è il segnale che i giovani non si sono
rassegnati e vogliono credere ancora in una politica capace di garantirgli un
futuro migliore, UN FUTURO DI
LIBERTA’.
Per noi si tratta ora di dare corpo a una ristrutturazione complessiva
di Gorgonzola dal punto di vista economico,
sociale, morale, politico, istituzionale. Dobbiamo allargare i nostri
confini aprendoci alla società civile, ai giovani, alle donne, a quanti
vogliono riscoprire un volontariato di ideali e passioni in grado di ridare
autorevolezza alla Politica, quella concreta, fatta di persone oneste che si
cimentano nel gestire la res publica in favore di tutti i cittadini.
Insomma,
abbiamo bisogno del VOSTRO VOTO per proseguire un progetto complessivo per la
nostra Gorgonzola.
Dobbiamo
e vogliamo avere regole diverse dai partiti come li abbiamo conosciuti fin qui
(correnti, cerchi magici, corpi celesti, eccetera), adeguate ai nuovi tempi con
quella più ampia e reale partecipazione che consente di dare un senso alla
meritocrazia.
Dovete
dire “sì” a programmi concreti sui quali
confrontarsi certo, ma poi da realizzare in concreto nell’interesse della
Città.
Questo
sarà un cammino non certo facile, a volte tortuoso, ma è nostro dovere
affrontarlo con coraggio, razionalità, affidabilità. Sappiamo che ci attende
qualche debituccio da pagare e qualche opera da ridimensionare, sappiamo che si
andrà a governare nel mezzo di una crisi di natura internazionale che non
accenna a finire, sappiamo che mancano i trasferimenti statali, ma occorre
tentare.
Il 26 e
il 27 2013 saranno i giorni in cui TU cittadino potrai scegliere un futuro
migliore per TE e i TUOI figli.
I
ringraziamenti:
Ringrazio
in primis (so che gli altri mi perdoneranno) mia moglie e mia figlia che in questi mesi di campagna
elettorale mi hanno sopportato ed hanno sopportato tutto il tempo che ho rubato
alla mia famiglia. Addirittura quando c’è stato bisogno di aiuto mi hanno anche
sostenuto, è proprio vero che: dietro un grande uomo c’è sempre una grande
donna e io ne ho due…anche se dovrò lottare per diventare un grande uomo…ciò
che faccio, ciò in cui credo, lo faccio anche per loro.
Un
ringraziamento di cuore va al nostro candidato Sindaco Domenico Mancuso perché ha saputo cogliere l’ occasione per
un rinnovamento in cui in pochi credevano ancora, per avermi sopportato quando
facevo troppo il “politico” e per averci messo, cuore, testa, polmoni e
soprattutto LA FACCIA. Nascerà un’ amicizia.
Ringrazio
i candidati consiglieri che mi hanno voluto capolista:
Antonio Atzeni testardo come un Sardo ma sempre pronto al
sacrificio, dovrebbe solo smettere di andare in discoteca tutti i sabati;
Giuseppe Lapesa: un grande, non so da quanti anni ormai è la mia ombra politica,
raro esempio di coerenza, lealtà e spirito di sacrificio…un soldato.
Giuseppe Vulpiani (il nonno): solo per essere con noi…esempio di uomo
politico e di cittadino difficilmente imitabile e ringrazio anche Baldi per
averlo trattato male perché così è venuto con noi.
Roberta Ronzoni: Dice di essere godereccia e di amare la
bella vita, ma quando abbiamo dovuto lottare è diventata un leone;
Giusi Abbate: Sopporta noi e sopporta Pino (Giuseppe
Lapesa) si impegna per TF, cosa chiederle di più?;
Maria Rizzi: La pasionaria, arriva da Sesto e tanti
politici gorgonzolesi tremano;
Marco Meneghel: Lo faremo assessore. Quanto fa lui per il
volontariato, per i bambini bielorussi, per i malati di leucemia e per il teatro
lo ergono ad esempio da seguire;
Anna Mazza e Stefano Maggio: presi con il lavoro (per loro è periodo
di scadenze) ma quando ci sono MORDONO;
Valentina Monzo: Giovane e nuova alla politica, meno male
che si trova con TF altrimenti avrebbe rinunciato al volo;
Massimo Breda: Ha creduto in noi dall’ inizio e ha
fondato TF Cassina, serate divertenti in sede;
Paolo Pagani: Il nostro grafico, fotografo del sindaco, è
alla ricerca dei suoi timpani sul pavimento della sede;
Giuseppe (Beppe) Rossi: Qualche mal di schiena, ma sempre
presente GUARDIA DEL CORPO;
Claudio Sala: Chi se lo immaginava: la prima volta che
è venuto in sede chiedeva, chiedeva. Poi ha eletto sindaco Mancuso ed è partito
come un carro armato. E chi lo ferma più. Serate indimenticabili con megafono.
Terminator.
Cristiano Salmistraro: il gelatiere (guai a chiamarlo gelataio),
addolcisce le nostre serate. Assorbe.
Un
grazie di cuore a Ciro (eletto
fotografo e capo dei rappresentanti di lista), a Carlo, Fausto, Pietro,
Giovanni per il tifo sfrenato che fanno per noi. Un grazie a tutti quanti hanno
messo piede nella nostra Sede. Grazie a chi c’è, chi c’è stato e se ne è
andato, a chi non c’è mai stato ma era in mezzo a noi. A qualche anonimo da
competizione….rimasto comunque anonimo, bontà sua.
Issiamo
le bandiere, vento in testa e….Riprendiamoci
Gorgonzola
Ti è rimasta la vena del politico sapiente, però un pò l'hai persa per colpa mia...Ti ringrazio per essermi sempre al fianco, per le nostre discussioni, per le serate rubate ai mille impegni personali,per i nostri sguardi spesso perplessi per le idee e la fatica, per l'impegno e l'amicizia che ci ha sempre visti protagonisti fra tanti. Il cuore di TF è un cuore diverso preso fra legami emotivi e sensibilità etica...é stato un periodo fruttifero, pieno di passione nel mettere in campo idee e modi nuovi rispetto a una politica rimasta lontano dalle risposte. Abbiamo vissuti momenti diversi e situazioni difficili che ci hanno messo a dura prova. Siamo qui.Siamo paghi delle tante soddisfazioni e segni di stima da parte di persone insospettabili, una piccola vittoria come la nostra piccola rivoluzione nel proporre e proporci. Io, non ti saluto, il nostro percorso è ancora lontano, questa è una tappa per TF e per gli amici che hanno creduto nelle nostre idee. Gorgonzola può svegliarsi dal letargo, guardare la realtà dello stare, non quella illusoria che si vende per strada.
RispondiEliminaQualcuno mi ha fatto i complimenti per essere stato sempre al centro, presente dall'inizio in ogni cosa e in ogni dove. Non è stato facile. Qualcuno se non molti hanno dimenticato cosa mi è successo a proposito di polmoni. Le cose degli altri si dimenticano in fretta. Io, ci sono sempre stato. Mi è costato fatica, tempo, tanto tempo portato via ai miei interessi, alle mie passioni, poi, tutto passa. Ora siamo qui e siamo al traguardo in balia dell'elettore cittadino, al quale non ho mai chiesto niente(è un mio principio), ora, vengo meno a questo principio e chiedo al cittadino di premiare l'impegno, la capacità, l'onestà per proseguire un nuovo percorso insieme a TF, il mio contenitore, il nostro contenitore...Caro Vito, nessun saluto, riprendiamo la strada perchè dobbiamo andare lontano. Grazie a tutti, anche a quelli a cui sto sulle palle, la cosa è reciproca, la differenza? io, ve lo dico in faccia. Un saluto Stiamo insieme, stai con TF,