venerdì 29 marzo 2013

LA RESA DEI CONTI


 
Di Vito De Santis
 
A fine maggio ci saranno le amministrative.
Tradizione e Futuro sta decidendo il da farsi e crediamo di aver titolo a dire la nostra sul destino della città in cui facciamo politica, da tanti anni (presi singolarmente) e da TRE anni come Tradizione e Futuro.
Si TRE anni.
Tre anni in cui abbiamo preso il posto di una sonnecchiante (per chi sa quale motivo) opposizione ad una maggioranza (consiglio e giunta) che non era stata ancora folgorata sulla via di Damasco.
Tre anni in cui abbiamo criticato e proposto, proposto e criticato ma senza essere ascoltati, e si che il tempo per cambiare l’ andazzo lo abbiamo dato A TUTTI.
Da tempo abbiamo denunciato  il rischio di un bipolarismo tra il centrosinistra e la setta di Beppe Grillo. Col centrodestra che annaspa.
Ora il PDL, pare,  è tornato a richiamare in campo i suoi elettori, ma non basta.
Dobbiamo ragionare bene. E gli scienziati che sul web straparlano di Gorgonzola e di Vittorie tennistiche (di Pirro), non sanno che cosa vuol dire la scelta che abbiamo di fronte.
Ma il problema non è qui. Ha ragione chi dice che siamo stati all'opposizione di Baldi. Abbiamo litigato su tutto persino sui diritti elementari dei cittadini. Ma oggi dobbiamo chiederci se possiamo permetterci il lusso di assistere a un ballottaggio tra il candidato sconosciuto di Grillo e quello espresso dal centrosinistra al termine delle sue sconclusionate primarie in cui i vari candidati se ne dicono di tutti i colori fra di loro E POI SI SEPARANO.
Noi lo abbiamo fatto, ce lo siamo e lo abbiamo chiesto, almeno ci abbiamo provato  ma se i muri, i “niet”, i “prima ci sono io” e i “volemose bene”, non verranno azzerati, se non si vuole agire nel segno della discontinuità, ci sono poche alternative.
Tutti lo sanno che se TF si presenta da sola, al ballottaggio non ci andrà nessuno del centro-destra.
Ai miei compagni di viaggio dico di concentrarci su un programma che sappia far emozionare la città. Poi, certo, conteranno gli assetti, le candidature, i perimetri delle coalizioni, la forma di ogni singola lista e tante altre cose. Ma quel che più conterà sarà la capacità nostra di imprimere una svolta programmatica, che serve in qualunque opzione si scelga.
Al futuro sindaco dobbiamo chiedere, anzi dobbiamo pretendere, un codice etico.
Non ho capito chi dovremmo imitare noi? All'interno del nostro blog alligna qualche figurante che si crede clone di Beppe Grillo e pensa di replicare le gesta di un comico che ridicolizza la Nazione, le istituzioni, la Politica, mettendo da parte valori e principi incancellabili. O almeno che dovrebbero essere tali.
Il movimento a Cinque balle - perché così va definita questa ciclopica presa in giro - è un intreccio di parolacce, di sfottò, di incitamenti alla distruzione della convivenza civile. E noi dovremmo prenderli ad esempio solo perché hanno preso voti? E allora perché per quarant'anni non ho imitato la Dc?
Assisto sui giornali e nei consigli comunali (che sembra il terreno dei redde rationem) ad un dibattito indegno, in cui politici che hanno perso ogni capacita di ragionamento perché rischiano di non entrare in consiglio o in giunta,  in quella che magari è per loro l'ultima, anagrafica, occasione della vita e si permettono di scrivere cose incredibili. Ed è davvero disgustoso questo atteggiamento più muscolare che intellettuale
Se TF c’è è perché non bisogna dare più alibi alla sinistra. Chi danneggia con i suoi comportamenti e sta da questa parte del campo deve pagare non una ma cento volte. I nostri elettori li vogliamo orgogliosi di votarci.
I nostri uomini stanno affrontando una difficile sfida elettorale ed amministrativa, hanno deciso di portare avanti le istanze di TF, accada ciò che accada.
Io, noi, siamo con loro. Noi andremo avanti a dire ciò che è giusto e non ciò che è utile, andremo avanti a dire come vorremo amministrare Gorgonzola senza paura di dire delle cose che, per qualcuno, saranno scomode perché abbiamo messo al bando la demagogia, abbiamo messo al bando il politicamente corretto, abbiamo bandito il “questo non si deve dire perché è poco conveniente” e se abbiamo vita breve, come vorrebbe qualcuno, ci resterà la soddisfazione di aver fatto scuola, di aver proposto per primi ricette che, poi (quando era conveniente) gli altri hanno fatto loro.
C’ è un pezzo del programma e delle proposte di TF nel programma di tutte le liste (solo che a loro lo pubblicano sui giornali), vogliamo illuderci che sia tutta farina del loro sacco ma lasciateci il beneficio del dubbio perché se ciò che pensiamo è vero: 
 noi una targa la abbiamo già messa.

4 commenti:

  1. Ma come, voi non eravate "alternativi a questo centrodestra", come avete scritto per mesi qui sopra?
    Adesso vi accorgete che da soli non andate da nessuna parte, e allora vi lanciate in un accorato appello a quel centrodestra gorgonzolese che accusate da mesi di aver governato da schifo, come se niente fosse successo. Gli chiedete semplicemente un "codice etico", agli stessi che hanno fatto un cimitero da denuncia e un pgt da vergognarsi per anni. Voi siete disposti ad allearvi con questi, a patto che firmino un bel codice etico che secondo voi cancellerà di colpo tutte le schifezze fatte fino a ieri. Non siete minimamente credibili.
    Coerenza zero.

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  2. No no caro Ricasolo chiediamo DISCONTINUITA', leggi tra le righe.
    Chi ha sbagliato a casa....

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  3. "Chi ha sbagliato a casa".

    Quindi dichiarate ufficialmente che non farete alcuna alleanza con i vari Baldi, Pedercini, Camerata, Santacroce, Pisoni, Pauciullo, Gironi e compagnia cantante, cioè tutti quelli che a vari livelli HANNO SBAGLIATO.
    Bene, attendiamo fiduciosi.

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  4. < Tutti lo sanno che se TF si presenta da sola, al ballottaggio non ci andrà nessuno del centro-destra.>
    Verba volant scripta manent...

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