lunedì 15 aprile 2013

LA SCOMMESSA



Di Vito De Santis


Ieri in piazza c’ erano tanti Gazebo  in rappresentanza di alcuni dei gruppi che si apprestano a presentare la loro ricetta per il futuro di Gorgonzola e a chiedere ai cittadini quel suffragio necessario a poterla portare avanti, quel suffragio che avrà quale risultato quello di spegnere le velleità di alcuni e ratificare la bontà dei programmi degli altri.

Ormai il panorama politico è completo.

Al di la’ delle schermaglie, che non mancheranno e dei colpi bassi che, noi di TF, stiamo già sperimentando, gli elettori daranno il loro indirizzo e tutti noi dovremo rispettare ciò che la democrazia decreterà, senza troppi se e ma.

Prima della battaglia finale mi sento in dovere di fare un “in bocca al lupo” a tutti gli attori del teatro della politica nostrana, augurandomi  che tutta l’ offerta politica sia diffusa nel segno del  RINNOVAMENTO, della COERENZA e della LIBERTA’ e non dei libri dei sogni.

Credo che in queste ore, dopo l’ euforia dei banchetti, degli incontri (più o meno graditi e attesi), dei brindisi e delle foto di gruppo (mancate), i “politici” rientrando stanchi e sconfitti nelle loro case si siano pienamente resi conto del compito gravoso che li attende nei prossimi cinque anni ed è giusto che si possa lavorare con la serenità necessaria, è un dovere.

Per la nostra Nazione e per la nostra Città il momento è difficile: la costante crisi economica, la delusione di tante ragazze e tanti ragazzi dovuta all’ impossibilità di costruirsi una vita in assenza di un vero posto di lavoro.

Eh già, il problema c’è anche a Gorgonzola, e Vi posso assicurare che ho avuto un certo magone entrando nelle case di alcuni cittadini e sentendomi chiedere un posto di lavoro per i loro figli che “si adatterebbero a fare di tutto”, dovremo sperimentare ciò che la politica locale potrà fare per loro senza attirare troppe speranze false.

C’è un territorio da valorizzare e, per lo più, con pochi quattrini contro una miriade di lacci e lacciuoli. Questo momento lo si può superare solo con un colpo d’ala e non con le facilissime sloganistiche soluzioni di cui ho sentito vagheggiare in questi scampoli di campagna elettorale…

 Io e, credo gli altri amici, continueremo a trasmettere la nostra idea di politica e di rinascita, non ci manca il coraggio, da parte di qualcuno è mancato il rispetto, Per le nostre storie, per le nostre scelte.

 Ho letto di qualche schermaglia, di qualche siluro, noi cercheremo di sottrarci a questo metodo, se ce lo consentiranno.

No, auspico più profondità nell’analisi, più capacità di capire che cosa serve alla Comunità prima ancora che a noi stessi. Lo dimostreremo parlando alla gente. Se il problema fossero stati gli affari nostri, sarebbe stato sufficiente accogliere alcune richieste che hanno trovato disponibilissimi notissimi rivoluzionari.

 Ragioniamoci seriamente. C’è una Comunità da amministrare e la gente comincia ad avere paura del futuro. Come rassicurare i nostri paesani è la scommessa della politica.
Di una nuova politica.

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