a) piani di recupero volti
al recupero edilizio ed urbanistico di singoli immobili, complessi edilizi,
isolati o parti del tessuto urbano di limitata estensione, i quali risultino
fortemente caratterizzati sotto il profilo tipologico e morfologico. I piani devono
perseguire, in maniera preminente, la conservazione e il recupero del
patrimonio edilizio esistente e la valorizzazione della qualità ambientale del
tessuto urbano nel quale lo stesso si inserisce, attraverso interventi di
integrazione funzionale e spaziale, nonché l'aumento della sicurezza rispetto
alle azioni sismiche;
b)
programmi unitari di manutenzione del patrimonio edilizio e dei relativi spazi
pubblici, per parti del tessuto urbano. I programmi devono perseguire
l'integrazione fra le risorse e gli interventi pubblici e privati, anche
attraverso la predisposizione di progetti innovativi volti ad aumentare la
sicurezza rispetto alle azioni sismiche e a prevenire fenomeni di degrado,
mediante interventi sistematici di manutenzione ed adeguamento tecnologico;
c)
opere di ridisegno degli spazi liberi destinati alla fruizione pubblica e delle
aree di pertinenza dei complessi insediativi storici, dirette a ricostituire un
rapporto architettonico e urbanistico fra tali spazi e il tessuto edificato circostante,
nonché interventi di ripristino naturale e paesaggistico o di recupero e qualificazione
edilizia e urbana.
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